Al XX Congresso Nazionale SINDem di Roma sono stati messi in evidenza i risultati di un nuovo studio clinico di fase 2* che potrebbe concretamente supportare la gestione della FTD, una patologia neurodegenerativa ad oggi priva di terapie specifiche.
Lo studio, in doppio cieco randomizzato contro placebo, ha dimostrato che la combinazione co-ultramicronizzata di Palmitoiletanolamide e Luteolina (co-ultraPEALut®) – con biodisponibilità comprovata nel sistema nervoso centrale – può ridurre di 3 volte la progressione della malattia rispetto al placebo, modulando la neuroinfiammazione.
Questo dato emerge dall’utilizzo della scala validata a livello internazionale per misurare la progressione della FTD (CDR plus NACC FTLD–SoB).
Oltre al rallentamento della gravità globale, lo studio ha mostrato miglioramenti significativi anche nelle funzioni linguistiche e cognitive dei pazienti.
Questi risultati rappresentano un dato clinico unico e promettente, soprattutto in un contesto in cui una recente meta-analisi pubblicata su JAMA Neurology ha evidenziato un incremento costante dell’incidenza e prevalenza della FTD.
Di fronte a questa tendenza, è fondamentale investire nella ricerca di strategie terapeutiche innovative, serie e supportate da evidenze cliniche, con l’obiettivo di offrire ai pazienti interventi sempre più precoci, efficaci e sicuri.
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* Assogna M, Di Lorenzo F, Martorana A, Koch G. Synaptic Effects of Palmitoylethanolamide in Neurodegenerative Disorders. Biomolecules. 2022 Aug 22;12(8):1161. doi: 10.3390/biom12081161. PMID: 36009055; PMCID: PMC9405819.